lunedì 1 febbraio 2016

LINFODRENAGGIO MANUALE METODO VODDER EFFETTI

Il Linfodrenaggio manuale secondo il metodo Vodder è una tecnica manuale che richiede una formazione specifica per essere eseguita in maniera corretta ed efficace.
Non si utilizza olio o crema perché le mani del terapista non devono scivolare sulla cute del paziente ma con manovre lente, dolci e ritmiche devono SPOSTARE LA PELLE SUI PIANI SOTTOSTANTI.
Si differenzia dal massaggio classico perché la pressione non supera i 30/40 mmHg, NON DEVE PROVOCARE ARROSSAMENTI DELLA CUTE ma un impallidimento della pelle, le mani del terapista non devono andare in profondità e provocare fastidio e dolore.
Il paziente durante la seduta si rilassa e spesso si addormenta.
I tocchi alternano sempre momenti di SPOSTAMENTO ATTIVO della cute a momenti di NON PRESSIONE stimolando i meccanocettori (recettori del contatto) antagonisti dei recettori del dolore.
Tutti gli EFFETTI del Linfodrenaggio manuale metodo Vodder sono stati SCIENTIFICAMENTE dimostrati tranne l'effetto immunologico anche se l'esperienza dei terapisti, che seguono da anni questa metodica, confermano che sottoporsi a regolari sedute aiuta a sostenere le difese immunitarie migliorando lo stato di salute.

Tra gli EFFETTI:

• EFFETTO SIMPATICOLITICO: rilassante e antistress ( riduce la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, contrasta tutte le problematiche legate allo stress come ansia, insonnia, nervosismo, stipsi, colite....)

• EFFETTO DRENANTE: mantiene sano e pulito il nostro sistema connettivo, favorendo il drenaggio di liquidi interstiziali e scorie. Grazie al Linfodrenaggio i prodotti del catabolismo cellulare raggiungono più velocemente le strutture linfatiche deputate al loro riassorbimento (i pazienti riferiscono di urinare di più, si sentono leggeri, gli arti cambiano subito aspetto e consistenza e si percepisce un benessere generale)

• EFFETTO ANTIEDEMATOSO: favorisce la circolazione linfatica aumentandone la velocità di scorrimento permettendo una riduzione o risoluzione dell'edema linfatico o di altra origine.

• EFFETTO ANALGESICO: seguendo la teoria del cancello ( o Gate Control Theory, GCT) il LINFODRENAGGIO MANUALE METODO VODDER con i suoi "tocchi" va a stimolare i meccanocettori (recettori tattili e pressori) ANTAGONISTI dei recettori del DOLORE.

• EFFETTO sulla MUSCOLATURA SCHELETRICA E LISCIA: rilassa le contratture dolorose, rimuove l'acido lattico e le tossine che possono ristagnare nei tessuti, favorisce il ripristino della naturale peristalsi intestinale sia in caso di intestino spastico che atonico, aumenta la frequenza di contrazione della muscolatura liscia dei vasi linfatici....

• EFFETTO IMMUNOLOGICO: aumenta l'efficacia del nostro sistema immunitario.

• EFFETTO ELASTICIZZANTE: migliora le cicatrici anche non recenti, attenua e previene le smagliature, favorisce la cicatrizzazione nel post intervento, contrasta le aderenze....

• MIGLIORA L'OSSIGENAZIONE DEI TESSUTI



domenica 31 gennaio 2016

LINFODRENAGGIO MANUALE METODO VODDER INDICAZIONI:


I campi di applicazione del Linfodrenaggio manuale metodo Vodder sono davvero molti, ne ricordiamo alcuni
  • LINFEDEMA ( edema linfostatico primario e secondario)
  • PATOLOGIE A CARICO DEL SISTEMA CONNETTIVO ( sclerodermia, LES-lupus erythematosus) E DEL PANNICOLO ADIPOSO ( LIPEDEMA, lipoedemi localizzati, CELLULITE ...
  • EDEMI VENOSI ( insufficienza venosa, vasculiti, ulcere venose, arteriose e diabetiche, disturbi del micro circolo..)
  • POST CHIRURGIA VASCOLARE ( stripping, safenectomie)
  • ESITI CICATRIZIALI POST CHIRURGIA PLASTICA O ESTETICA ( liposuzione, lifting, blefaroplastica, rinoplastica, cheloidi, innesti di trapianti di cute, ustioni...) 
  • DERMATITI, ECZEMI, ACNE ROSACEA E VULGARIS, CUPEROSE ( attenua borse e occhiaie migliorando il colorito opaco e l'ossigenazione della pelle...)
  • TRATTAMENTO DELLE CICATRICI E SMAGLIATURE ( gravidanza, taglio cesareo)
  • PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO ( emicrania e cefalea, nevralgia del trigemino, commozione cerebrale, paresi facciale, sclerosi multipla, nevralgia da herpes zoster, apoplessia, sindrome di Down...)
  • DISTONIE NEUROVEGETATIVE ( stipsi, stress, sindrome premestruale ed edema ciclico idiopatico, colite, insonnia...)
  • ACUFENI, LABIRINTITI, TINNITUS, Sindrome di Meniér.
  • INFIAMMAZIONI CRONICHE DELLE VIE RESPIRATORIE (bronchite cronica e asmatica, raffreddore cronico, sinusite,  otite e tonsilliti ricorrenti -bambini "linfatici"- )
  • TRAUMI ARTICOLARI E MUSCOLARI ( ematomi, strappi muscolari,lussazioni,distorsioni, lesioni tendine, legamentose e meniscali, esiti di frattura, sindrome algodistrofica di Sudek, colpo di frusta, lombalgie, lombosciatalgie, artrosi, discopatie, cervicalgie, interventi di endoprotesi, contratture muscolari dolorose, sindrome del tunnel carpale, dito a scatto, borsisti...)
  • OSTEOPOROSI
  • GRAVIDANZA
  • MENOPAUSA
  • PATOLOGIE REUMATOLOGICHE ( artrite reumatoide non in fase acuta, poliartriti, morbo di Bechterew...)
  • Mantenimento dell'elasticità cutanea in associazione a diete dimagranti
  • Eliminazione dell'acido lattico dopo lo sport
  • Affianca e ottimizza i risultati ottenuti con altre terapie riabilitative, fisiche o farmacologiche.

         

mercoledì 9 luglio 2014

LINFODRENAGGIO MANUALE SECONDO VODDER IN GRAVIDANZA E NEL POST-PARTO


L'edema in gravidanza e' un evento fisiologico e molto diffuso caratteristico dell'ultimo trimestre di gestazione.
Vi sono diversi fattori che favoriscono il ristagno di liquidi nei tessuti causando gonfiore agli arti inferiori, alle mani, al viso e alle palpebre.
Gli effetti stimolatori degli estrogeni e progesterone determinano una vasodilatazione dei vasi rallentando la circolazione e provocando ritenzione idrica, aumento generale della vascolarizzazione, trasferimento di liquido nei tessuti con conseguenti sintomi di dolore e gonfiore nei vari distretti.
In gravidanza il volume ematico aumenta, sia per l'incremento della porzione plasmatica che per quello dei globuli rossi. La parte plasmatica cresce maggiormente rispetto ai globuli rossi con conseguente aumento di liquido che può' depositarsi nei tessuti causando edema.
L'aumento di peso e dell'utero gravidico puo' determinare una modesta compressione sui vasi sanguigni rendendo difficile il ritorno del sangue venoso verso il cuore.
Anche i fattori ambientali come il caldo e la sedentarietà' possono influire negativamente sulla capacità' del sistema circolatorio e linfatico di drenare i liquidi nella maniera adeguata.
Il linfodrenaggio metoto Vodder e' una tecnica che consiste in una sequenza precisa di movimenti ripetuti e leggeri alternati da una fase di non pressione, eseguiti da un operatore sanitario esperto, mirati a riattivare il sistema linfatico.
La creazione di questa tecnica si deve alla geniale intuizione del dott. Emil Vodder, kinesiterapista danese, che negli anni 30 dopo aver scoperto i benefici del massaggio linfatico codifico' delle sequenze specifiche per ogni distretto corporeo.
La tecnica si diffuse a Parigi (1936), a Copenaghen e successivamente, in Austria (Walchsee) dove, negli anni ’70, Vodder aprì la dr. Vodder Schule con i coniugi Wittlinger.
Attualmente, tutti gli effetti del Linfodrenaggio manuale (LDM) secondo Vodder sono stati scientificamente dimostrati (tranne l’effetto immunologico anche se nella pratica si hanno notevoli risultati).
Dalla collaborazione con diversi medici (come Foldi, Asdonk, Kuhnke ed altri) scaturì l’attuale Terapia di Decongestione Complessa (TDC), che è la tecnica conservativa d’elezione per il trattamento di linfedemi.
Il linfodrenaggio metodo Vodder deve essere eseguito con una pressione molto ridotta e delicata e con movimenti lenti e ripetuti poiché' la circolazione linfatica scorre proprio sottocute e per riattivarla e' necessario solo uno spostamento della cute senza stimolare i tessuti sottostanti, e questa è l'essenza della riuscita del trattamento.
Il LDM, al contrario del massaggio tradizionale, provoca un impallidimento della cute, e' dolce, lento, ritmico e gradevole, il paziente si rilassa e a volte si addormenta. In condizioni fisiologiche l'entità della pressione non supera i 30/40 mmHg e proprio per questo risulta essere adatto e sicuro anche in condizioni speciali, come la gravidanza e per questo è fondamentale che ci si affidi ad un professionista sanitario esperto e qualificato.
Tra gli effetti scientificamente dimostrati, si annovera il cosiddetto "Effetto simpaticolitico" che permette di contrastare tutte le problematiche connesse alle condizioni di stress come insonnia, stipsi, nervosismo, colite, ansia...
Inoltre, i tocchi del LDM agiscono sui meccanocettori (recettori della cute) antagonisti dei recettori del dolore, determinando un ottimo effetto analgesico.
Agisce sulla muscolatura scheletrica rilassando le dolorose contratture muscolari e rimuovendo le tossine e l'acido lattico che possono ristagnare nei tessuti, e sulla muscolatura liscia. La peristalsi intestinale ritrova il suo equilibrio fisiologico (sia in caso di atonia che di intestino spastico), e i vasi linfatici rispondono al tocco del LDM aumentando la loro frequenza di contrazione. Il tessuto connettivo (ambiente in cui avvengono gli scambi metabolici) viene mantenuto sano e pulito con un buon effetto drenante. I prodotti del catabolismo cellulare raggiungono più velocemente le strutture linfatiche deputate al loro riassorbimento.
Si percepisce un benessere generale, e con regolari sedute di trattamento si aiuta l'organismo a mantenersi nelle migliori condizioni di salute sostenendo le difese immunitarie.
Il Linfodrenaggio manuale secondo Vodder ha innumerevoli campi di applicazione, nel caso della donna in stato di gravidanza risulta essere indicato per le condizioni di edema presente nei vari distretti corporei (edemi linfatici e venosi), per eventuali condizioni dolorose muscolo-scheletriche (come contratture dolorose, lombalgia, cervicalgia), come affiancamento per ottimizzare i risultati con altre terapie fisiche,riabilitative, farmacologiche, nel caso di affezioni dermatologiche, per la sindrome del tunnel carpale, dita a scatto, emicrania e cefalea, stress, stipsi, prevenzione e cura delle smagliature, cicatrici (ipertrofia, cheloidi, aderenze, retrazioni, tutte possibili conseguenze ad esempio di un taglio cesareo), cellulite, per favorire la fuoriuscita di latte durante l'allattamento e per la prevenzione e cura di dotti ostruiti e/o ingorghi, per aiutare in modo naturale il sistema immunitario favorendo il corretto funzionamento dei linfonodi barriera contro gli agenti patogeni.
Vi sono anche delle controindicazioni assolute e relative e proprio per questo e' importante rivolgersi a operatori sanitari esperti con una formazione specifica di tale metodo.
Nel caso della donna in gravidanza e' importante evitare il trattamento dell'addome profondo, e non procedere assolutamente nel trattamento nel caso siano presenti infiammazioni in fase acuta o infezioni in atto, patologie venose acute, allergie sia sistemiche che locali, edema causato da problematiche cardiache, tumori non trattati.
Si presterà' attenzione e si valuterà' nel singolo caso specifico nel caso di ipo o iper- tiroidismo e ipotensione.
E' importante sottolineare che per ottenere dei risultati ottimali e' buona norma affiancare al LDM una corretta alimentazione, e una adeguata attività' fisica.
Bisogna introdurre una giusta quantità di liquidi,di frutta e verdure e di fibre.
Si deve prestare attenzione all'aumento eccessivo di peso.
Si deve evitare la sedentarietà e il mantenimento prolungato della stazione eretta o di una determinata posizione.
Si possono favorire le posizioni di scarico, come sollevare le gambe oltre il livello del cuore (utilizzando ad esempio dei cuscini), e magari associare a tali posture dei movimenti dolci delle articolazioni per attivare la muscolatura ed utilizzarla come pompa per facilitare il ritorno venoso verso il cuore.
Anche l'utilizzo di scarpe idonee puo' aiutare a ridurre il gonfiore di piedi e caviglie.
Spesso si consiglia anche l'utilizzo della calza elastica per migliorare la circolazione e sostenere  l'effetto del linfodrenaggio manuale.
E' fondamentale ricordare alle donne in gravidanza che il gonfiore eccessivo e persistente DEVE essere SEGNALATO al proprio ginecologo e alla propria ostetrica, in modo tale che possano effettuare i dovuti controlli per assicurarsi che tutto proceda per il meglio.
Se l'edema si accompagna ad altri sintomi, quali pressione alta, mal di testa, vomito, o proteine nelle urine (proteinuria), bisogna allarmarsi e procedere immediatamente con ulteriori controlli approfonditi, in quanto gli edemi sono associati, in condizioni patologiche, alla gestosi, una sindrome che si manifesta proprio con un aumento della pressione sanguigna, edemi diffusi e proteinuria. Può diventare pericolosa per la madre e il feto se non viene riconosciuta in tempo e trattata nel modo corretto.

giovedì 26 giugno 2014




"[...] il traumatismo del pavimento pelvico e' una realtà' e non un mito. L'identificazione delle donne ad alto rischio di danno del pavimento pelvico correlato al parto DEVE essere una priorità' per le future ricerche in questo campo".

HP Dietz ( Professor of Obstetrics and Gynaecology, University of Sydney)

sabato 17 maggio 2014

IL PAVIMENTO PELVICO E IL SUO PROFONDO SIGNIFICATO






Il pavimento pelvico e' il nostro primo rifugio, e' la SEDE della nostra VITA.
Molti non conoscono le sue immense funzioni e le sue molteplici potenzialita'.
Eppure il nostro essere si forma proprio tra le sue strutture, ci trasmette forza vitale, ci protegge dal pericolo, ci accoglie e sostiene, ci culla, ci nutre, si espande per permetterci di crescere e quando e' il momento giusto ci spinge fuori per compiere il nostro PRIMO RESPIRO.
I Giapponesi chiamano il ventre "hara" indicando anche la qualita' di una persona centrata in quel punto ovvero equilibrata sia dal punto di vista FISICO sia PSICOLOGICO.
La mancanza di contatto con questo centro vitale diventa fonte di squilibrio generando ansia e insicurezza.
Durckheim affermava che "Quando un uomo possiede hara, ha la FORZA e la PRECISIONE necessarie per compiere AZIONI che altrimenti non gli sarebbero MAI possibili, nemmeno con la tecnica più perfezionata, l'attenzione più intensa o la forza di volontà più determinata. Solo ciò che è fatto con hara riesce pienamente"(Kalfried Durckheim, Hara, the vital centre of man, George Allen & Unwin, Londra 1962).
Questa affermazione mi ha fatto subito pensare all'azione piu' potente da compiere con hara:  il PARTO.
Ecco quindi l'importanza di conoscere il nostro IO piu' profondo che e' vita e DONA vita.
Conoscere il nostro pavimento pelvico ci permette di avere il controllo della nostra intimita', dei nostri visceri, del nostro piacere sessuale, delle nostre emozioni, delle nostre paure.
Capirne le funzioni ci facilita per riprendere consapevolezza e coscienza del nostro corpo e della nostra mente e di come questi due elementi debbano esprimersi all'unisono.
I principali disordini del pavimento pelvico ( incontinenza urinaria e fecale, prolasso degli organi pelvici, sindrome della vescica iperattiva, sinergie patologiche, ipotonia muscolare, dispareunia...), in assenza di specifiche patologie, si manifestano a causa di una ridotta capacita' a rilassare, rinforzare, tonificare, sensibilizzare le sue strutture.
L'acquisizione di percezione e conoscenza del suo significato piu' profondo ci permette di avere un RUOLO ATTIVO nella gestione delle sue potenzialita' ed evitarne anche le ripercussioni psicologiche che ne conseguono.

mercoledì 14 maggio 2014

Il MOVIMENTO in GRAVIDANZA e' SALUTE !





La gravidanza è un momento particolare della vita delle donne che porta a notevoli cambiamenti fisiologici e psicologici scatenando spesso comportamenti sedentari e / o bassi livelli di attività fisica. Tali comportamenti sono stati associati ad un elevato rischio di diabete gestazionale, ipertensione indotta dalla gravidanza, aumento di peso gestazionale, e il rischio a lungo termine di sviluppare sovrappeso / obesità, diabete di tipo II e malattie cardiovascolari  (United States (US) Department of Health and Human Services [USDHHS], 2008). 
Recenti dati epidemiologici raccolti dalla National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) indica che solo il 15% delle donne incinte soddisfa le raccomandazioni americane di svolgere almeno 150 minuti di moderata attivita' fisica alla settimana (Evenson & Wen, 2010b; USDHHS, 2008).
Una recensione pubblicata dal National Institutes of Health invita tutti i PROFESSIONISTI SANITARI a PROMUOVERE l'ATTIVITA' FISICA PRIMA, DURANTE E DOPO la GRAVIDANZA, in assenza di complicanze medico-ostetriche.
L'articolo esamina gli studi scientifici presenti in letteratura prenatale e le linee guida inerenti l'attivita' fisica in gravidanza, prestando attenzione alla salute materna e del feto.
Diversi studi epidemiologici, effettuati su donne incinte  che hanno continuato un programma di esercizi di intensità moderata-alta e donne sedentarie che l'hanno ridotta o interrotta, hanno dimostrato che l'attivita' fisica NON ha effetti nocivi sull'esito della gravidanza come rischio di basso peso alla nascita, parto prematuro, o aborto. Inoltre, hanno evidenziato come,invece, l'attivita' fisica riduca il rischio di complicazioni  come la preeclampsia e il diabete mellito gestazionale. 
Per questo l' American Congress of Obstetricians and Gynecologists nel 2002 ha pubblicato le linee guida aggiornate che promuovono l'attivita' fisica moderata per almeno 30 minuti nella maggior parte dei giorni della settimana in assenza di complicazioni (). Anche il United States Department of Health and Human Service (USDHHS) nel 2008 ha pubblicato le linee guida sull' attivita' fisica per gli americani, raccomandando 150 minuti di attivita' fisica moderata durante la settimana in assenza di complicanze medico-ostetriche. E' importante evidenziare che le linee guida internazionali sono coerenti con le raccomandazioni degli Stati Uniti.
E' stato chiesto ad ACOG di aggiornare le loro linee guida del 2002 per definire una maggiore specificità riguardo il dispendio energetico settimanale da raggiungere, nonché chiarire l'impatto della moderata attivita' fisica prenatale sui risultati di salute materno / infantile. Inoltre, alla luce della crescente epidemia di obesità in tutto il mondo, viene sottolineata anche l'importanza ad aggiornare orientamenti specifici per affrontare i problemi che circondano l'obesità in gravidanza. In particolare, recenti scoperte indicano che l'esposizione del feto in utero ad obesità materna, o con un eccessivo aumento di peso gestazionale, e anormale tolleranza al glucosio, influenza criticamente il rischio di una successivo sovrappeso / obesità nella prole.
Risulta quindi fondamentale creare linee guida con pogrammi mirati di esercizio fisico per le donne in gravidanza in sovrappeso con l'obiettivo di ridurre l'impatto intergenerazionale di obesità (Mottola, 2009).
Dallo studio e' emerso quanto i fattori personali, sociali e ambientali influenzino la scelta a svolgere attivita' fisica in gravidanza percio' risulta importante pianificare e programmare  specifici interventi che seguano un modello socio-ecologico multi-livello, al fine di facilitare il cambiamento comportamentale e promuovere l'attivita' fisica prenatale.
Inoltre, le donne incinte devono essere INFORMATE correttamente e accuratamente dai medici, dai fisioterapisti e dagli operatori sanitari, riguardo i pro e i contro a svolgere attivita' fisica nel loro singolo caso specifico, e devono essere GUIDATE e MOTIVATE ad abbattere le barriere personali e socio-ambientali, fornendogli le risorse,le strategie, le facilitazioni adeguate al fine di modificare positivamente l'atteggiamento comportamentale e promuovere la SALUTE!